La SFIDA IMPOSSIBILE: 100 Swing con 40 kg
Quante volte sei stato sfidato a singolar tenzone? Si tratta di uno scontro armato in difesa del proprio o altrui onore, rispettabilità o giustizia. Erano duelli di altri tempi praticati dal XV secolo in poi.
Nel tempo, le modalità e le regole di ingaggio sono cambiate ma il valore ed il fascino della sfida è rimasto pressoché intatto.
Non c’è nulla come una sfida che faccia uscire ciò che di meglio c’è in un uomo (Sean Connery).
Quando si tratta di mettersi alla prova, l’uomo dona sempre il meglio di sé. Kettlebell Specialist ti offre una bella opportunità per metterti in gioco e sfidare i tuoi limiti. Solo un esercizio ripetuto per un determinato numero di volte con una certa quantità di carico: 100 Swing consecutivi con un kettlebell pari alla metà, o più, del tuo peso corporeo.
Ancora prima di eseguire la prestazione, c’è chi la sminuisce, chi crede che sia più facile scalare l’Everest, c’è chi la sottovaluta e la prende sottogamba, chi addirittura la considera facile e chi guarda con distacco e diffidenza e si chiede dove sia il trucco o la “fregatura”.
Nessun trucco, nessuna fregatura. Nessuna montagna da scalare. Ti chiedo di eseguire 100 Swing.
Sono pochi? Troppi? Sono 100. È solo un numero. Niente di più.
Chiamala se vuoi bravata, spavalderia. Io lo definisco un semplice modo per sfidare i propri limiti. Non so cosa succederà, come reagirò, se riuscirò a terminare la prova. So soltanto che “Le sfide nella vita ti aiutano a scoprire chi sei.” (Bernice Johnson Reagon) ed “I limiti sono spesso soltanto delle illusioni.” (Michael Jordan).
Accetti la sfida?
100 Swing eseguiti con il movimento di Hip Hinge, quindi con Power Swing (ARTICOLO – VIDEO). I motivi di tale scelta sono presto svelati.
- Nessuna oscillazione da gara. Qualcuno avrebbe avuto da ridire sulla possibilità che ci sia un effettivo risparmio di energia e quindi, in qualche modo, sarebbe potuta risultare una prova “facilitata”;
- Nell’esecuzione del Power Swing, si ottiene un maggiore accumulo di energia potenziale ed elastica rispetto allo Swing in Squat;
- Lo Swing in Squat (ARTICOLO – VIDEO), sarebbe risultato, con il senno di poi, ad ogni modo massacrante. Minore energia potenziale. Maggiore sforzo muscolare.
Affrontare questa prova non è una impresa facile. Al di là dello Swing che sceglierai, concludere una simile prestazione merita rispetto.
Ultimare 100 Swing con un kettlebell pari alla metà del tuo peso corporeo è una chiara dimostrazione di:
- Tecnica;
- Potenza;
- Resistenza;
- …
Un mix di componenti assolutamente indispensabili che ti permetteranno di terminare l’ardua impresa. Occorre una Tecnica davvero eccellente altrimenti rischi di farti male ad ogni ripetizione. Necessitano Potenza e Resistenza affinché tu possa spingere e sostenere quel carico ad una determinata altezza e per un certo numero di ripetizioni.
- “Le prime tre componenti le ho comprese, va bene, ma la Strategia? Non capisco…”
L’obiettivo è “portare a casa” la prestazione. La Strategia riguarda i mezzi e/o i modi più opportuni per raggiungerlo. Quali sono? Semplice. Rilassare i muscoli ogni volta che ne hai l’occasione.
Non appena è terminata l’estensione dell’anca e ti ritrovi con il kettlebell sospeso in aria davanti al tuo petto, rilassa quadricipite e gluteo. Una simile decontrazione ti permette di guadagnare un attimo di riposo e posticipare l’insorgenza della fatica. Evita contrazioni muscolari inutili.
Con la Sfida Impossibile, anche la respirazione gioca un ruolo fondamentale. Mantenerla in modo regolare, aiuta a tenere i battiti cardiaci bassi.
3, 2, 1… Via!
Do inizio alla mia prestazione. La SFIDA IMPOSSIBILE: 100 Swing con 40 kg. 100 ripetizioni con un kettlebell che risulta di poco superiore alla metà del mio peso corporeo.
È mia intenzione, fin dalla prima ripetizione, far arrivare sempre il kettlebell all’altezza del petto. Si tratta di una scelta mirata. Ho fissato questo standard di modo che, in ogni gesto, la Potenza generata risulti sempre uguale.
Pertanto, ottengo una alta intensità che rimane invariata durante tutta la prova (questo è il mio proposito), dovuta soprattutto alla grande spinta del bacino generata dal movimento di Hip Hinge. Più arriva in alto il kettlebell, più ampio è il R.O.M., maggiore è l’intensità. (ARTICOLO – VIDEO)
Sono arrivato a 50 ripetizioni e tutto procede come da programma. La strategia di rilassare i muscoli, una volta completata l’estensione dell’anca, sta dando i suoi frutti e mi permette di guadagnare quell’attimo di riposo tra una ripetizione e la successiva.
Riesco, per il momento, a mantenere il kettlebell all’altezza voluta ed il movimento risulta ancora fluido. L’intensità ancora non è calata. Tutto sotto controllo.
Tra le 75-80 ripetizioni la respirazione diventa più affannosa. Mi sto avvicinando verso la fine della prova. La Sfida impossibile sta per finire. Dentro di me penso “il grosso è stato fatto… un ultimo sforzo, ci sei quasi…”. La fatica che subentra è più che normale. I 2’ sono stati superati. Prima di allora, il respiro era più che regolare ed è così che dovrebbe restare per tenere bassi i battiti cardiaci e allontanare l’insorgenza della fatica più possibile.
Sono giunto a 90 ripetizioni e avverto che l’intensità è diminuita. Il kettlebell non arriva più al petto come mi ero prefissato. Non riesco più a spingere. Glutei e femorali stanno letteralmente bruciando. Mi trovo sommerso di acido lattico.
Fine della prova.
Sensazioni a caldo…
Ahi… Mamma mia… Che dolore… Uh… È proprio complicato tornare in piedi… Che massacro…
A denti stretti e con grande tenacia, il risultato è stato messo in cassaforte. La prova è durata 2’:50”. Ti dico subito che ero nel pieno del metabolismo anaerobico lattacido. Oltre ogni misura.
La prestazione, nel suo complesso, è risultata davvero eccezionale. Non lo dico per presunzione ma con cognizione di causa. Per chi non è del “mestiere”, o per chi si limita solo ad osservare dall’esterno, non potrà mai comprendere sino in fondo l’elevato livello di fatica raggiunto.
La SFIDA IMPOSSIBILE: 100 Swing con 40 kg si è dimostrata una sessione molto impegnativa.
Verso la fine, non riuscivo più a spingere. Non avevo più la Potenza necessaria e sufficiente per portare il kettlebell all’altezza desiderata. L’acido lattico non mi consentiva più alcuna contrazione. O meglio, non ottenevo più la spinta a cui aspiravo.
Hip Hinge? Accosciata? Non importa. Dopo un po’, il kettlebell non va più su. Le ultime ripetizioni infatti, erano un inno all’orrore. Le riserve muscolari si esauriscono prima della chiusura del risultato.
Glutei! Femorali! Quadricipiti! Che male…! Non hai idea del dolore che sto provando. Con il senno di poi, devo ammettere che non è stata una brillante idea. Dopo una simile prova, posso affermare che, con assoluta certezza, se vuoi lavorare i glutei, devi eseguire un bel po’ di Swing pesanti.
Anche la presa ha un po’ sofferto. Sono sincero. Non credevo. Non ho usato la magnesite. Ho sottovalutato un po’ questo aspetto.
Oh mamma mia… Sento bruciore ovunque. Sono così pieno di acido lattico da credere che ormai sia arrivato sino al mio cervello, abbia preso possesso pure delle mie facoltà mentali e stia parlando al posto mio…
…Stavamo dicendo?
Non limitare le tue sfide, sfida i tuoi limiti
Eccomi di nuovo qui, nel pieno possesso delle mie facoltà pronto a raccontarti in sintesi la mia lucida follia.
L’impresa si presenta piuttosto ardua. Non è una cosa da prendere sottogamba. A meno che tu non sia un marinaio con la pipa in bocca che mangia gli spinaci al momento del bisogno.
Scherzi a parte, per una tale prestazione, in primis occorre una ottima tecnica e quindi eliminare tutti i POSSIBILI ERRORI NEL POWER SWING (ARTICOLO – VIDEO).
Altro fattore da non sottovalutare è rilassare la muscolatura. Allentare per qualche secondo la contrazione muscolare ritarda l’insorgenza della fatica.
Per quanto riguarda la respirazione, eseguila in modo assolutamente naturale. Non forzare il respiro, mantieni i battiti bassi. Sei convinto che forzare il respiro sia necessario per attivare l’addome? Mi dispiace smentirti. È un sistema perfettamente automatizzato. Non pensare ad attivare il trasverso o gli altri muscoli del core. Come scritto prima, non serve a niente contrarre i muscoli più del dovuto. È solo controproducente.
Poni ora, l’attenzione solo sui primi 90 Swing poiché gli ultimi 10 non erano proprio l’emblema dello splendore. Il kettlebell pari alla metà del mio peso corporeo, non è più allenante per la Potenza. Sarebbe utile, per me, lavorare con un carico maggiore, ad esempio 70 – 80 kg, in modo da poter compiere quelle 5 – 6 ripetizioni.
Adesso proviamo a ragionare insieme. Voglio che rifletti un attimo. Ho effettuato 100 ripetizioni di Swing senza usare l’oscillazione da gara ma ho utilizzato il Power Swing. Soft Style? Hard Style? Cosa era? Usare questi termini non vuol dire proprio niente. Erano solo 100 ripetizioni eseguite con Power Swing con schema motorio dell’Hip Hinge. Nient’altro.
Prima di metterti alla prova, assicurati di avere di avere tutte le carte in regola (ARTICOLO – VIDEO) ed esegui un buon riscaldamento (ARTICOLO – VIDEO).
La SFIDA IMPOSSIBILE: 100 Swing con 40 kg
Sei pronto ad accettare la SFIDA IMPOSSIBILE? Dimostraci di essere riuscito nell’impresa. Ti assicurerai i polsini, il braccialetto ed il mio/nostro rispetto.
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