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Kettlebell: interpretazioni tecniche o madornali errori

Questo articolo è dedicato alle persone come te, che fanno parte di quella ristrettissima cerchia di curiosi che vuole saperne di più, che non si accontenta di sentir parlare il Guru di turno ma vuole sperimentare su di se ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Questo articolo è scritto solo per te, che percepisci che c’è qualcosa che non quadra e vuoi capire di cosa si tratta.

Ricorda che per secoli, le persone hanno ignorato quello che dicevano gli astronomi, ostinandosi a credere che la terra fosse piatta. Tu credi ancora che la terra sia piatta? Se la risposta è: NO! Continua a leggere.

Lo Sport è la selezione naturale della tecnica. Tutto ciò che è dannoso/pericoloso, non performante, o entrambe, non sopravvive…anche riguardo ai kettlebell.

A me questa cosa sembrava una banalità enorme fino a poco tempo fa, poi ho scoperto che non è cosi.

Vedo gente che impugna il kettlebell in modo sbagliato, cioè senza incastro, non sanno come tenerselo addosso, quindi non stanno in rack position, e si ostinano a sostenere che quella sia un’interpretazione tecnica, un altro modo di fare le cose.

Non è possibile che ognuno possa dire la sua! Nel mondo del sollevamento pesi, parla chi vince, chi alza di più! Gli altri, devono stare muti!

Quando dico che una cosa è sbagliata o giusta, non lo dico in base al mio personale giudizio, lo faccio in base ad altri parametri.

Analizziamoli insieme, perché non voglio darti la mia opinione, voglio che tu conosca la logica alla base di tutto il ragionamento.

Le persone usano il kettlebell come se fosse un bilanciere o un manubrio, ma non sono la stessa cosa.

Ogni attrezzo ha la sua forma e quindi ha un diverso rapporto con il baricentro del corpo.

Quando si utilizza un attrezzo quindi, qualunque esso sia, ci sarà un modo corretto ed una serie infinita di metodi sbagliati, di errori.

Il modo corretto è sempre e solo uno, ma quale?

Quello che è meno dannoso per il corpo,
quello che è meno dannoso per il corpo e mi fa:
alzare più peso, mi fa fare più ripetizioni, o entrambe le cose.

Quindi non parliamo più di TECNICA MIGLIORE O MENO, TECNICA PER UNA COSA O PER UN’ALTRA, parliamo direttamente di TECNICA GIUSTA e TECNICA SBAGLIATA.

 

Prima di continuare con la lettura ti volevo mostrare la guida che ho creato per imparare tutte le basi del kettlebell:

KETTLEBELL STARTER PACK:
Tutto quello che devi sapere per allenarti in modo efficace senza farti male.

Se vuoi allenarti con i kettlebell ma non sai da dove iniziare. Se hai comprato uno di questi strani attrezzi ma adesso è in un angolo a prendere polvere perché non sai come usarlo e hai paura di farti male. Se hai sperimentato qualche allenamento magari guardando qualche video ma non hai ottenuto i risultati che speravi, allora leggi Kettlebell Starter Pack. 

 

LA LOGICA NEL MONDO DEL SOLLEVAMENTO PESI, E’ SEMPRE LA STESSA.

Parlando di sollevamento pesi, anche senza sapere niente, la cosa più sensata per capire quale sia la tecnica giusta è osservare chi alza più peso, per più volte (nel senso di volume di allenamento) per più tempo (inteso come vita sportiva).

E’ chiaro che se vedo un tizio che alza tanto ma è tutto rotto….onestamente, non gli do molto credito.

Vero anche che se vedo uno sanissimo, senza un dolore, perfetto, ma che:
Alza poco peso (anche per volumi elevati),
Fa poco volume (anche con carichi pesanti),
Non do credito nemmeno a questi due, perché sono condizioni insufficienti per potersi esprimere sulla tecnica.

Se trovo uno che alza tanto, è sano un anno o due e poi si rompe….non va bene nemmeno questo….vuol dire solo che lui era più resistente agli infortuni.

Quello che cerco, per capire come si usa un attrezzo, per capire quel sia la tecnica giusta per muovere un determinato attrezzo, è una persona che alzi tanti chili, per un grande volume di lavoro, da molti anni.

Questo è un tizio che secondo me è credibile, ancora di più se ha degli allievi che: alzano tanti chili, per grandi volumi, da molti anni, perché vuol dire che non era un caso isolato ma è la tecnica che è giusta.

Le persone che sollevano tanti chili, per grandi volumi di lavoro, per tanto tempo, sono gli atleti, e se lo fanno con una determinata tecnica, per me vuol dire che quella tecnica, per il momento, è la migliore.

Il discorso potrebbe benissimo finire qui. Purtroppo ognuno si sente libero di interpretare le cose, quindi, andiamo avanti.

Lo sport è la selezione naturale della tecnica.
1)  Se fai una tecnica che è dannosa, nessuno la farà più, e si estinguerà.
2) Se fai una tecnica che non ti fa alzare tanto, nessuno la farà più, e si estinguerà.
3) Se fai una tecnica che ti fa fare male e non ti fa nemmeno alzare tanto, bè allora, lascia perdere direttamente.

Il criterio di base quindi è guardare cosa fanno gli atleti.

Squat, panca, stacco, guardiamo cosa fanno i Powerlifter, e andiamo ad imparare da loro.

Strappo e slancio, guardiamo cosa fanno i weightlifter, e andiamo ad imparare da loro.

Pacifico, lineare, razionale, logico….vero?

Non tanto evidentemente, perché poi con il kettlebell non si fa cosi.

Per il kettlebell non si guarda cosa fa l’atleta, non si va ad imparare da lui.

Ancora più assurdo e stupido è il comportamento di chi non vuole guardare ed imparare da un atleta quindi fa da se, ed imposta le famose interpretazioni tecniche cercando di scimmiottare le tecniche del bilanciere.

Patetico ma vero.

E’ assurdo pensare che i movimenti di sport fatti col bilanciere siano perfettamente replicabili sul kettlebell.

E’ stupido semplicemente perché il kettlebell non è fatto come un bilanciere.

Il bilanciere devi appoggiarlo sulle “spalle” perché:

1) SALUTE: Non puoi tenerlo in mano, sospeso in aria, perché oltre a non farcela, ti faresti male alle spalle.

2)  PERFORMANCE: Devi appoggiarlo perché se non lo fai, la spinta delle gambe si disperderà nella spalla invece di arrivare al bilanciere, quindi spingeresti meno peso.

Arriviamo sempre li, SALUTE & PERFORMANCE.

Il bilanciere si tiene in mano come dice un Powerlifter, o un weightlifter, in nessun altro modo.

Altri modi inventati, derivanti da interpretazioni tecniche, non esistono perché appare evidente che tenerlo in mano in modo diverso da come si fa in gara, ti farebbe male ai polsi (salute) e non ti farebbe alzare di più (performance).

Nessuno si sogna di andare da un atleta di Powerlifting o Weightlifting e dirgli:

Sai? Secondo i miei studi e le mie ipotesi, esiste un altro modo , diverso, per sollevare il bilanciere ed è una mia interpretazione della tecnica.

Nessuno si sogna di dire una cosa del genere, perché nel mondo reale, gli verrebbe semplicemente risposto:

Se sei convinto che questa tecnica diversa, questa interpretazione tecnica, sia valida, tu o un tuo allievo, dimostratelo nello sport.

Se lo fanno con carichi pesanti, per molte ripetizioni, per decenni…perché non dovresti farlo te con un carico basso e/o poche ripetizioni?

Anche fuori del contesto dei movimenti di gara come squat, panca, stacco, slancio e strappo, quindi in ogni movimento “da palestra” come un press per esempio, non dovrebbero esserci dubbi su come si usa un bilanciere….invece…

Un weightlifter fa jerk, ma una persona che usa il bilanciere in palestra potrebbe replicare:

Io non voglio fare jerk, faccio press o push press e lo faccio a modo mio!!

E’ proprio qui che ti sbagli!

Klokov tiene il bilanciere appoggiato sulle spalle, sempre!!! Che sia un jerk, un Push press, o un press.

E questo è ovvio, perché se facesse diversamente, indipendentemente da che esercizio sta facendo, o si farebbe male (Salute) o alzerebbe meno (performance).

Il modo di impugnare il bilanciere e di come si appoggia sul corpo, non cambia mai perché L’ATTREZZO NON CAMBIA MAI FORMA!

FINCHE’ IL BILANCIERE SARA’ FATTO IN QUESTO MODO, SI USERA’ COSI, INDIPENDENTEMENTE DA CHE ESERCIZIO STAI FACENDO.

Si tiene in mano un certo modo e si appoggia addosso, sul corpo, da qualche parte, non si tiene sospeso in aria, altrimenti ti fai male, alzi poco, o entrambe.

Se cambia l’attrezzo, cambia il come si tiene in mano e cambia il come si appoggia sul corpo, ma da qualche parte DEVI APOGGIARLO PER FORZA!

Tutto questo mi sembra logico, indiscutibile.

Che ne dici?

Facciamo un altro passo avanti

Adesso seguirà una parte nella quale creerò un parallelismo tra come si usa un bilanciere e come si usano i kettlebell.

Questo punto è un po’ come quando Morpheus offre le due pillole a Neo:

Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai.

Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant’è profonda la tana del Bianconiglio. Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più.


Benvenuto nell’universo parallelo. Qui seguiamo le regole della logica.

Non ci sono interpretazioni tecniche, non ci sono “se” non ci sono “ma”, se quello che dici non è logico sei fuori, torni nel mondo del “ma secondo me”, dove tutti possono dire quello che vogliono.

Qui, se A è uguale a B, e B è uguale a C, allora A è uguale a C!

Se un pesista fa slancio tenendo il bilanciere sulle spalle, e ce lo tiene nel Push Press, e ce lo tiene nei Press…..se lui, loro, in questo modo alzano tanto, non si fanno male e lo fanno da sempre, allora qui, noi facciamo come loro…..FINO A PROVA CONTRARIA!

Il che vuol dire che quando arriverà qualcuno che dimostrerà con i fatti che esiste un modo diverso di alzare di più, restando sano e facendolo per anni e anni…allora noi cambieremo e faremo diversamente.

Fino al quel momento, si sta zitti e si fa quello che fanno i campioni.

Questa è la filosofia che seguiamo.

Parliamo adesso di Kettlebell.

Non avrei potuto farlo prima, senza premessa.

Il kettlebell ha una forma particolare, diversa dal bilanciere, quindi le regole del gioco cambiano per quanto riguarda impugnatura ed appoggio.

Il bilanciere è fine, sottile, puoi tenerlo vicino al baricentro, quasi sopra….il kettlebell no, devi cambiare qualcosa.

Il kettlebell è sferico, ed il carico è eccentrico rispetto all’impugnatura, il che vuol dire che se lo terrai davanti a te, starà a sbalzo verso avanti.

Questo a sua volta fa si che tu non possa mantenere la postura che tenevi col bilanciere.

Le masse in questo sistema devono comportarsi diversamente se vogliamo mantenere l’equilibrio.

Perché il corpo ha la capacità di contrarre i muscoli e mantenere l’equilibrio anche in situazioni di disequilibrio, il problema però è sempre:

Per farlo ci sarà un dispendio energetico superiore (calo della performance)
Per farlo sovraccarica certe strutture (rischio per la salute)

Il kettlebell ha una forma diversa dal bilanciere quindi deve essere IMPUGNATO DIVERSAMENTE.

Il kettlebell è diverso dal bilanciere quindi va APPOGGIATO DIVERSAMENTE.

E’ la forma dell’attrezzo che determina il come si tiene in mano e come si tiene appoggiato al corpo.

Pensa ad una pistola.

La impugni tenendo la canna rivolta in avanti, anche se potresti fare il contrario, e poi posizioni il tuo corpo in un certo modo.

L’arco, lo impugni in un certo modo e poi posizioni il corpo in un certo modo.

Perché la forma cambia, quindi cambiano le regole.

Ora, non voglio fare un trattato su incastro e rack position, perché mi ci vorrebbe una settimana e perché questi argomenti li sviscero microscopicamente durante i miei corsi di formazione.

Ti darò gli elementi essenziali per capire la logica delle regole del gioco.

Partiamo dal come si impugna.

La mano dentro la maniglia deve entrare in un determinato modo, uno solo, tutti gli altri sono sbagliati, vediamo perché.

Intanto, questa posizione, detta INCASTRO, è l’unica che permette di rilassare la mano nelle posizioni di riposo, quindi in rack ed in lockout.

Rilassare la mano vuol dire aumentare la performance, perché il fattore limitante negli esercizi balistici come swing, clean e snatch è la resistenza dell’avambraccio (oltre alla pelle delle mani)

Anche negli altri esercizi, tenere la mano in altre posizioni da origini a dolori al polso (non guardare chi alza poco e/o per poche ripetizioni, quello non è usare un kettlebell)

In più, infilare la mano in questo modo permette di non sovraccaricare le articolazioni della mano e del polso.

Impugnarlo in altri modi, fa male (salute) o ti fa alzare meno perché per esempio l’avambraccio si riempie di acido lattico e non ha mai un attimo di riposo (performance)

La storia dei meccanocettori è bellissima e molto romantica ma non spiega perché gli atleti, alzano tanti chili senza dover stringere la maniglia, senza doverla tenere appoggiata sul palmo, anzi, appoggiarla sul palmo, stanca i muscoli dell’avambraccio e limita la performance.

Lo sport è la selezione naturale della tecnica, se in gara non si fa vuol dire che non è sbagliata.

Il fatto poi che le persone si ostinino a dire: si ma nei press???!!! Tenerla cosi è più funzionale al press!!

Non ha senso e non è vero.

La forza la alleni seguendo le regole della fisiologia, banalizzando all’infinito un argomento molto complesso: carico pesante, poche ripetizioni, riposi abbondanti.

Se mi alleno secondo questo protocollo, la mia forza incrementerà, e se alzerò di più, non sarà merito del tenere la mano strinta strinta, tutto il corpo contratto, e strizzare il buco del culo….sarà merito del fatto che ho lavorato sulla forza….quel carico, per 5 ripetizioni, sarebbe andato su anche senza stringere la mano.

Io stesso ho provato questa cosa.

Lavorando un minimo sulla forza, pressare una 44 non è stato un problema a 70 chili di peso corporeo, come non lo è stato fare 35 press per braccio con la 32….senza stringere forte forte la mano, il buco del culo, e i denti.

La rack position

A questo punto subentra la rack position.

Hai lavorato i protocolli di forza e guarda caso, sei diventato più forte.

Anche se dai il merito al fatto che stringi forte forte la mano, il merito è del fatto che hai lavorato sul protocollo della forza.

Adesso potresti dirmi:

Se mi stai dicendo che avrei alzato gli stessi chili sia stringendo la mano sia non facendolo, allora vuol dire che incastrare bene non serve a niente altrimenti avrei fatto di più.

L’incastro su 5 ripetizioni di press, influisce poco. Influisce nel lungo termine, cioè, dato che fai 5 ripetizioni, di base, fare grossi volumi di lavoro sarà difficile e negli anni, avrai comunque fatto poche ripetizioni quindi anche se stai sbagliando ad infilare la mano e lo fai in modo potenzialmente dannoso, forse nella tua vita “sportiva” farai comunque troppo poche ripetizioni per permettere a quell’errore di creare un danno…e se verrà fuori magari darai la colpa ad altro, come chi fuma e quando tossisce da la colpa all’aria condizionata o al ventilatore.

La rack position invece avrebbe un effetto “catapulta spaziale” per le tue ripetizoni ed i tuoi carichi.

La rack position è una posizione di riposo, nella quale i muscoli hanno a disposizione quella micro pausa per recuperare, ripristinare i sub strati energetici.

Se non appoggi il gomito, terrai il carico sospeso in aria grazie alla forza dei muscoli della spalla.

Questo, oltre a non fare bene (immagina di fare sempre costantemente delle alzate frontali) ti stanca cosi tanto il braccio che non riesci a stare li per un tempo più lungo di quello necessario per fare 5 ripetizioni…è fisiologico.

Non è un problema di forza, è che ti ostini a tenere il carico sospeso in aria, e quel carico, tra salire, scendere e tenerlo sospeso in aria, non riesci a maneggiarlo per più tempo di quello utile a fare 5 ripetizioni.

Magari avevi la forza per fare più ripetizioni, o alzare più carico, ma te la sei giocata con tutta quella isometria.

Poi prendi un carico che “secondo te” è massimale, e ci fai una ripetizione perché più di due secondi non riesci a tenerlo sospeso in aria…ma è come dicevo prima, quel carico non riesci a tenerlo sospeso in aria per più tempo, altrimenti faresti anche più ripetizioni.

Klokov appoggia il bilanciere sulle spalle sempre, anche nei suoi 162 kg di press 1RM! Immagina se avesse provato a tenerlo sospeso in aria.

Appoggiando semplicemente il gomito sul bacino, potresti fare molte più ripetizioni con un carico pesante (come le mie 70 ripetizioni di press con 32) oppure aumentare i tuoi massimali.

Basta guardare queste foto.

Tenendo il kettlebell sospeso in aria, senza appoggiare il gomito da nessuna parte, le gambe spingono sulla linea della freccia arancione, ma il carico sta spinge in basso sulla linea verde, il braccio di leva è la distanza tra le frecce e se il carico riceve una forza, è perché la spalla riesce a trasferire questa forza al kettlebell.

L’anello debole è proprio la spalla ed una catena è forte quanto il suo anello più debole.

Se quel carico è troppo pesante per la spalla, anche avendo gambe forti e corpo forte, quel kettlebell non andrà su.

Adesso guarda questa foto invece.

La spinta delle gambe è sotto il carico, quindi tutta la forza delle gambe e del corpo si trasferisce al kettlebell, grazie al punto di contatto del gomito col bacino.

Niente sovraccarichi sulla lombare, niente stress per la spalla…alzi più peso o fai più ripetizioni…ma cosa vuoi di più!?

CHI MENO SA, PARLA

Qualche giorno fa a proposito della rack position si è scatenato un putiferio perché un atleta, quindi uno che ne sa davvero, ha pubblicato un video nel quale spiegava che la cintura serve solo per appoggiare i gomiti.

Un tizio che non sa niente di niente, si è permesso di dire queste atrocità:

  • non ha senso appoggiarsi coi gomiti sul bacino perché se non riesci a tenere il carico sospeso in aria, vuol dire che quel carico è troppo pesante per te!

MAUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAH

Ok quindi Klokov, “imbroglia” quando si appoggia il bilanciere sulle spalle perché se lo fa, vuol dire che quel carico è troppo pesante per lui, il suo carico “giusto” è quello che riesce a tenere sospeso in aria con la forza delle spalle!

TI PREGO VAI A DIRGLIELO! TI PREGO!!

Seconda atrocità:

  • lo scopo della rack è proprio lavorare su bicipiti e deltoidi per tenere il carico li (sospeso in aria)

Per i motivi detti sopra, tenere un carico neanche troppo pesante sospeso in aria è prima di tutto stressante per le spalle, quindi rischi di creare un danno, un infortunio, poi ti fa alzare meno….

Davvero, se lo dici a Klokov, si arrabbia molto!

I pesisti hanno spalle enormi e non tengono i carichi sospesi in aria davanti al petto in preparazione ad una spinta.

Il grosso dei malintesi nascono dal fatto che mediamente le persone, anche chi insegna, usa carichi troppo bassi e per volumi di lavoro troppo piccoli.

Se tutti puntassero negli anni a maneggiare carichi da 32kg in su, non esisterebbero dubbi riguardo alla tecnica.

Il fatto è che i kettlebell vengono usati leggeri, o per volumi bassi, quindi ecco che, anche se sbagli, semplicemente alzi poco e inventi la storia delle 5 ripetizioni per la forza per giustificare un’incapacità tecnica.

Un uomo mediamente allenato, prende una 32, la tiene sospesa in aria e fa 5 press, osceni, ma li fa.

Il fatto è che potrebbe farne 20 con quel carico, o farne 5 con una 40….ma questo evidentemente non gli interessa (anche se aveva come obiettivo la forza, quindi resto un pò perplesso).

Torniamo all’unica realtà incontaminata dalle cazzate: lo sport!

Tutto questo non esisterebbe se le persone guardassero quello che fanno gli atleti, come abbiamo detto nella premessa!

Nel mondo del kettlebell questo non succede, ed io lo so perché questo non succede.

Un giorno te lo racconterò nell’articolo in più puntate che sto preparando:
“La genesi del Kettlebell”.

Altra affermazione dura a morire è che la rack fa male alla schiena perché comprime le vertebre.

Torno a dire che tutto questo lo approfondisco durante i miei corsi spiegandolo nel micro dettaglio.

La rack non fa male. Il motivo per cui alcune persone si sono fatte male alla schiena è perché non hanno capito come si fa e non hanno preparato il corpo a farla e guarda caso, nessuno di questi è un atleta.

Chi si fa male spesso è il cazzaro di turno e si fa male per colpa di un errore tecnico, cioè, sbaglia qualcosa e si fa male. Non è la rack il problema, è l’errore che ha fatto.

Chi ha capito la tecnica, non ha problemi a stare in rack, ci sta con carichi pesanti, per volumi di lavoro enormi, per decenni di carriera sportiva.

Adesso ti invito a farti questa domanda:

Se gli atleti stanno in rack con carichi pesanti, per volumi di lavoro enormi, per decenni di carriera, da decenni che esistono le gare e non hanno problemi di salute, dolori o altro dovuti a questa posizione….sarà mica che non è la rack ad essere sbagliata ma è quello che stai facendo te??

Indovina quel’è la risposta!

Se ti fai male utilizzando i kettlebell vuol dire che stai sbagliando qualcosa. Se ti dicono che usare i kettlebell fa male, vuol dire che chi ti sta insegnando, sta sbagliando qualcosa.

Il problema non è il kettlebell o la posizione, o l’esercizio, il problema sei te o chi ti sta insegnando!

PS: Che tu voglia fare le gare o no, con qualsiasi attrezzo, devi guardare cosa fa l’atleta, e mettere in discussione prima di tutto quello che fa chi non è atleta, perché non è vero che a seconda del tuo obiettivo cambia la tecnica.

Buon allenamento e ricorda:
se pensi al kettlebell pensi, Kettlebell Specialist

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4 Comments

  • Cristina Corrain
    Posted Dicembre 8, 2017 at 9:42 am

    Ciao Francesco, ho letto tutto di un fiato il tuo articolo…che dire…non ho trovato nulla che tu, anche nel corso di kettelbell, non abbia spiegato, sottolineato, ripetuto fino allo sfinimento…diciamo così…
    Se non ho ancora una buona gestione del kettelbell è perché sono ancora carente di tecnica e questo spiega già tutto quello che hai detto nell’ articolo. Forse non sarà il mio attrezzo per eccellenza…ci sono arrivata tardi….ma questo certo non mi da giustificazioni o stop per imparare r poi o segnare una tecnica pulita ed efficace. Non ti conosco come persona…e non so come tu sia ad di fuori della docenza FTS…ma ti assicuro che alla fine dei tuoi corsi non si può non andar via pieni di entusiasmo…carichi di nozioni…da verificare…pieni di quella simpatica empatia che cerchi di comunicare ogni volta che formi un gruppo di istruttori…! Chi non sa ricevere da te e dal tuo staff…è molto probabile che non sappia nemmeno dare…Tu mi sei sempre di esempio come Serena e Cristina….QUINDI NEVER GIVE UP….NO PAIN …NO GAIN…

    • Post Author
      Capobranco
      Posted Dicembre 14, 2017 at 12:07 am

      Ciao Cristina,

      Grazie mille per il commento.
      Ti assicuro che la bravura, è solo questione di ripetizioni, fatte seguendo le indicazioni di qualcuno competente.
      Io stesso, che sono considerato mediamente bravino, faccio semplicemente centinaia di ripetizioni al giorno ossessionato dalla perfezione tecnica.
      Non è una questione di età o di altro, devi solo ripetere e migliorare 😉
      Ci vediamo presto.
      Un abbraccio.

  • Paolo
    Posted Giugno 22, 2021 at 5:19 pm

    Ciao, mi riallaccio a questo articolo sperando tu possa rispondermi. Fin’ora mi sono allenato con 1 kettlebell da 16kg Decathlon e devo dire che mi sono sempre trovato bene. Ora, volendo passare ai 18kg ho acquistato un kettlebell online ma mi sorge questo dubbio: la maniglia sembra essere saldata alla sfera, non in una colata unica come credo che sia quello di Decathlon. Volevo chiedere se può essere pericoloso utilizzarlo (faccio principalmente clean+Press e snatch x integrare allenamento boxe) e non vorrei si staccasse la maniglia..ti ringrazio anticipatamente se vorrai rispondermi

    • Post Author
      Capobranco
      Posted Luglio 17, 2021 at 12:42 pm

      Ciao Paolo
      senza vedere il kettlebell di cui mi parli, mi è impossibile risponderti anche se cosi su due piedi mi verrebbe da dire che la maniglia non si può staccare in neesun modello.
      Per sicurezza, iscriviti (se non lo sei già) al nostro gruppo privato Facebook kettlebell specialist e pubblica la foto del kettlebell.
      Gruppo, non pagina.
      Ok?
      Grazie mille
      Francesco

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