Scopri come si fa a capire se un praticante di kettlebell è competente oppure no, guardando solo una fotografia o un pezzo di video
Ho un amico che fa il barista ma non è un barista normale.
È un sommelier del caffè, uno che ha fatto corsi di formazione con i migliori professionisti, ha partecipato a gare, campionati ed è davvero un esperto di questo settore.
L’altro giorno mi raccontava che è così bravo che se gli mandassi una foto, di un comune barista che prepara un cappuccino, saprebbe dirmi se il barista in questione sa il fatto suo oppure no.
Questo perché, quando sei un insider, davvero un esperto, conosci così bene ogni microscopico dettaglio che anche solo da una foto capisci se la persona è ancora un principiante o no.
È così per tutto.
Per esempio, io non ho mai impugnato un fucile o un arco e sono sicuro che anche provando a fare del mio meglio, cercando informazioni su internet oppure facendo solo un corso di formazione, un tiratore scelto o un arciere, da una fotografia vedrebbero che faccio mille errori e che non sono competente.
Ovviamente è così anche per il Kettlebell ed in questo settore, l’esperto sono io.
Il primo Mito da sfatare quindi riguarda la PARTENZA.
Quando vedo foto nelle quali il tizio inizia inclinando il Kettlebell, la campanella di allarme inizia a suonare.
Inclinare il Kettlebell ed iniziare il movimento con le braccia è un errore, bello grosso.
Questo è uno dei segni distintivi di incompetenza.
Da una foto o da un video, è facile capirlo.
I balistici non vanno iniziato così.
Quando il Kettlebell passerà nel punto in cui le braccia sono perpendicolari a terra, la schiena sarà troppo orizzontale ed il carico sarà lontano dalla lombare.
In più, quando il Kettlebell è veramente pesante, o magari sono due Kettlebell pesanti, questa meccanica non funziona più ed il praticamente è costretto a fare un mezzo Squat.
Non si iniziano così i balistici!
Ovviamente esiste una meccanica completamente diversa e più efficiente che permette di spostare Kettlebell pesanti in totale sicurezza.
Il movimento non nasce dalle braccia, e questo dovrebbe essere ovvio perché se il carico è molto pesante o sono due attrezzi, sarebbe impossibile spostarli.
Questo tipo di errore sopravvive perché la maggior parte dei praticanti non arriva mai a lavorare con carichi pesanti e se ci arriva, non gli viene spiegato che cambiare meccanica è una dimostrazione che quella precedente usata per i carichi leggeri, era errata.
Il movimento nasce dallo spostamento di tutta la massa corporea.
Ecco che prima dobbiamo spostarci sopra il kettlebell, poi indietro. Questo spostamento sfrutta il peso del corpo che trascina il kettlebell e gli da quella potenza necessaria a vincere l’attrito di primo distacco, senza impegno muscolare.
Successivamente dobbiamo, in un movimento fluido, posizionare la schiena nella posizione ottimale per sopportare quel carico che sta passando sotto al baricentro.
La cosa migliore è tenere la schiena più verticale possibile, quindi in questo passaggio saremo in una posizione di accosciata.
In questa posizione però il kettlebell è troppo vicino al terreno e no ha energia potenziale, ecco perché come terzo ed ultimo passaggio, distendiamo le gambe per arrivare nel punto di sospensione posteriore, un hip hinge profondo e bello alto, dal quale poi nascerà la spinta del bacino per il primo power swing.
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