Questo workshop è stato illuminante a dir poco.
La scelta di dedicare così tanto tempo (rispetto agli standard dei corsi di formazione) ad un numero ristretto di esercizi (per quanto complessi, stiamo pur sempre parlando di balistici), ti ha permesso di analizzare in modo minuzioso tutte le fasi del gesto tecnico, rendendoci consapevoli degli errori che commettiamo, e questo è davvero fondamentale.
La ripetizione consapevole deve partire a livello cognitivo, devo sapere quello che sto facendo e perché lo sto facendo in ogni momento, per essere in grado di applicare una correzione efficace ed indiscutibilmente corretta dal punto di vista fisico e fisiologico. In questo modo, ci si può allenare anche senza avere l’attrezzo a disposizione, visualizzando il gesto e ripetendolo al rallentatore.
Ho tanto apprezzato che tu non ti sia limitato a darci delle istruzioni in stile “lista della spesa”, ma che per ogni esecuzione/correzione tu ci abbia fornito una motivazione approfondita del perché fosse meglio eseguire un determinato gesto in un modo anziché in un altro.
Questo permette di comprendere a fondo il movimento, e per tale motivo resta più impresso anche a distanza di tempo dal workshop, non come mera “nozione tecnica”.
Un esempio di ciò riguarda l’extrarotazione e l’orientamento dell’attrezzo nella fase immediatamente precedente alla tirata nel Clean e nello Snatch.
Gli errori principali che commettevo, nello swing, erano quello di non scendere abbastanza in profondità col mio hip hinge e quello di non mantenere sempre l’allineamento della mano con l’attrezzo (sia sulla fase di stallo all’apice del movimento che nel back swing).
Il mio principale timore, prima del corso, era quello di perdermi o di non riuscire ad assorbire tutte le informazioni. L’estrema gradualità del procedimento, invece, mi ha permesso di interiorizzare bene le informazioni, e di non dimenticarmi le cose durante e dopo il corso (nonostante la loro applicazione contemporanea non fosse assolutamente facile e richiedesse molta concentrazione).
Certamente non si diventa perfetti in un giorno di pratica, soprattutto quando vi vengono condensati mesi di potenziale lavoro di correzione, ma almeno so esattamente su cosa e come lavorare per correggermi e migliorare le mie prestazioni, in modo sicuro per la mia salute.
L’analisi approfondita dello swing è il punto cardine di questo corso, e trovo azzeccato passarci il giusto tempo. Dei perfetti clean e snatch non possono prescindere da un perfetto swing, prima a due e poi a una mano.
Il corso mi sarà utile, affinata la tecnica secondo le tue indicazioni, per inserire i balistici a scopo di preparazione atletica sia per me che per i miei clienti.
Sono ora in grado di impostare una didattica più sensata e graduale rispetto a prima, per farli imparare subito al meglio, oltre che di correggere gli errori esistenti in chi li pratica già. Una volta riassestati al nuovo modus operandi, la sensazione è quella di movimenti molto più fluidi e meno forzati. Il lavoro si concentra al massimo laddove dovrebbe stare: nell’estensione dell’anca!
Agli scettici, dico questo: anche se pensate di avere dei movimenti perfetti, provate.
Nella peggiore delle ipotesi, rischiate di portarvi a casa delle informazioni di cui non disponete, o un confronto tecnico con un atleta di un certo livello.
Francesco ha sviluppato i suoi accorgimenti tecnici secondo il suo percorso formativo ed anche in modo diverso da tanti altri atleti di altissimo livello. E i suoi risultati parlano chiaro.
Inoltre, il prezzo è accessibile a tutti, e offre la garanzia soddisfatti o rimborsati al 100%. Guardando il materiale condiviso da lui gratuitamente (guide, video, commenti di risposta) potete già farvi un’idea. Non c’è nulla da perdere, solo da guadagnarci.
L’aspetto di maggior valore, secondo me, sta nel fatto che le informazioni siano inedite e diverse da quelle che si trovano su internet o youtube (a meno che non parliamo di quelle condivise da Francesco stesso). Altro aspetto fondamentale sta nell’accessibilità del corso dal punto di vista economico.
Non tanto per una questione, appunto, economica (ritengo che il corso abbia più valore di quanto lo faccia pagare lui), ma ricollegandoci al discorso degli scettici, questo tende a convincere chi si trovi in dubbio, permettendo a più persone di avere accesso a tali informazioni, e migliorandone in globale l’affinità con questo attrezzo (che siano essi sportivi amatoriali o, ancora meglio, “addetti ai lavori” in campo fitness).
Perché, diciamocelo chiaramente, di corsi di formazione farlocchi e senza valore il mercato è saturo, quindi sono il primo a comprendere gli scetticismi.
Per concludere, su nota personale, il corso è davvero volato e mi sono parecchio divertito.
Vorrei ringraziare tanto anche Serena: estremamente competente, divertente e disponibile. Avete alleggerito l’atmosfera al punto giusto e ci avete fatto passare una bella giornata, oltre che un’ottima formazione.
Anche a cena, super disponibili, anche riguardo alle ulteriori indicazioni di formazione in ambito funzionale, per le quali mi sto già attrezzando, sperando di poter partecipare ai corsi da te indicati al più presto possibile. Sono anche contento di aver conosciuto Gianni e la sua realtà a Udine, anche lui estremamente disponibile.
Spero che la nostra avventura con le OCR in giro per l’Italia ci porti presto dalle vostre parti, nel caso verremo sicuramente a trovarvi!
Ti terrò aggiornato anche sugli ulteriori sviluppi, e spero di poter organizzare qualcosa insieme al più presto!
Nel frattempo, vestirò con orgoglio i polsini Kettlebell Specialist mentre applico ciò che ho appreso.
Grazie di cuore!
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